http://soiel.it/res/news_dettaglio/id/884/p/obiettivo-software-defined-storage
Fattori abilitanti e funzionalità fondamentali delle nuove soluzioni per il governo dei sistemi di memorizzazione in azienda. Le risposte che nascono dall’esperienza di Cisco, DataCore e Sinthera.
Il paradigma Software Defined si sta diffondendo e anche lo storage è investito da questa innovazione. Nel Software Defined Storage (SDS) non basta però considerare solo la possibilità di integrare sistemi storage a più basso costo, infatti sono altrettanto importanti temi quali: la flessibilità, l’integrazione con l’esistente e la libertà dai vincoli tecnologici che assicura nel futuro una piena crescita dell’infrastruttura. Considerando l’argomento nel suo complesso, l’azienda italiana Sinthera insieme a DataCore e Cisco ha sviluppato una soluzione convergente per garantire la massima apertura alle esigenze di ogni singola realtà. Ai tre attori abbiamo quindi chiesto un’opinione su come si rendono concreti i vantaggi dell’opzione SDS nello scenario attuale di mercato.
Per anni la scelta dello storage è stata guidata da un unico principio: la previsione dei fabbisogni e quindi l’hardware in grado di soddisfarli. Approccio giusto, che spesso però veniva dirottato dai commerciali dei fornitori il cui obiettivo era vendere storage più potente, e più costoso, di quanto necessario. Le aziende utenti si sono quindi spesso trovate con configurazioni non ottimizzate la cui autonomia tecnologica andava dai 3 ai 5 anni. Scelte da cui è difficile svincolarsi e che obbligano oggi a continui upgrade per rimanere compatibili con i sistemi scelti in passato. Oggi la crescita dei dati, le condizioni di mercato e l’innovazione che crea ogni giorno nuove applicazioni, con sempre più esigenze di performance, spingono le aziende più attente a chiedere ottimizzazione, scalabilità e la possibilità di pagare ciò che si usa, così da ridurre i costi dello storage. Data-Core, con oltre 28.000 installazioni nel mondo, è un prodotto di riferimento nel mercato SDS che viene incontro proprio a queste esigenze. L’infrastruttura SDS di DataCore SAN Symphony 10 permette di liberare i software dai vincoli di un’installazione su specifici hardware, rendendo la struttura totalmente aperta a ogni piattaforma: il cliente è così libero di scegliere in ogni momento la migliore soluzione disponibile in funzione delle sue esigenze tecniche e di business. DataCore e Cisco collaborano insieme per proporre soluzioni rivoluzionarie in grado di migliorare le performance e l’esperienza d’utilizzo dei clienti, garantendo massima sicurezza e la completa continuità lavorativa. Il mondo cambia velocemente, per questo DataCore e Cisco offrono la tecnologia di livello più elevato con un approccio al mercato sempre più integrato, flessibile e sartoriale.
La gestione flessibile e dinamica dello storage è senza dubbio una delle necessità delle aziende a causa della crescente quantità di dati che si trovano a gestire. L’architettura tecnologica alla base di una soluzione di storage deve necessariamente essere in grado di unire elaborazione, networking, gestione, virtualizzazione e accesso allo storage stesso in un unico sistema integrato. Questa architettura è Cisco Unified Computing System (UCS), nata per soddisfare esigenze di virtualizzazione, cloud e gestione dinamica dell’ambiente di computing. I nuovi server UCS sono stati pensati per i progetti critici di business di tipo ‘memory intensive’ come large-scale database, in-memory analytics e business intelligence. Nel supporto a soluzioni SDS, questa architettura si è dimostrata la migliore anche grazie alla tecnologia Nexus Unified Fabric e alla convergenza Ethernet/Fibre Channel. Cisco UCS Invicta inoltre supporta la potenza della tecnologia flash storage per accelerare i workload delle applicazioni data-intensive per elaborare e analizzare molti più dati in meno tempo. Cisco UCS ha ottenuto innumerevoli successi, come il più recente riconoscimento quale primo vendor per market share in ambienti blade server x86 negli USA (fonte IDC), un traguardo ottenuto in soli cinque anni di presenza sul mercato. Cisco continua a lavorare sull’innovazione, migliorando e arricchendo le proprie soluzioni al fine di offrire sempre una risposta puntuale alle esigenze dei clienti. Con Cisco UCS, in particolare, ci siamo impegnati per portare sul mercato un’architettura che potesse garantire rapida implementazione, elevate prestazioni, scalabilità e semplicità di gestione. Caratteristiche oggi in cima alle priorità dei dipartimenti IT delle aziendali.
L’espressione Software Defined Storage è spesso usata per descrivere soluzioni decisamente attraenti per molte aziende poiché consentono di eseguire le funzionalità sofisticate di un software di storage su hardware a basso costo. Tuttavia, queste soluzioni spesso si rivelano non sufficientemente elastiche, né adeguate a un mondo in cui la maggior parte dei dati risultano memorizzati in sistemi di archiviazione tradizionali. Caratteristica fondamentale non è quindi solo la possibilità di utilizzare la piattaforma che si ritiene più adeguata alle proprie esigenze – e infatti non si ottiene il massimo beneficio dal software defined storage se non è possibile applicarlo a qualsiasi storage – ma lo è anche il provisioning basato sui livelli di servizio; funzionalità che offre un approccio logico incentrato sul carico di lavoro e che permette la definizione dei servizi in base alle priorità di business in modo elastico ed efficiente. Grazie a questo, l’implementazione e il successivo supporto risultano semplici tanto quanto l’installazione di uno storage tradizionale, richiedendo lo stesso livello di competenza e attenzione. Il vero valore aggiunto, nonché concreto aspetto differenziante, risiede nella qualità della progettazione della struttura e nella capacità consulenziale del system integrator. Una soluzione di Software Defined Storage è tranquillamente in grado di coprire tutte le esigenze, come per esempio la replica sincrona o asincrona, utilizzando storage di backend eterogenei per tecnologia e tipo di connessione. Inoltre può offrire tutte le funzionalità che siamo abituati a trovare in uno storage di fascia alta, quali thin provisioning e auto tiering, prevedendo anche l’integrazione trasparente verso Cloud Storages Provider, se questo rientra nelle politiche aziendali. In questi progetti è importante scegliere un consulente/integratore in grado di configurare una soluzione su misura per le proprie esigenze, tenendo conto di tutti gli aspetti derivanti dalle scelte tecnologiche del passato e garantendo così la giusta coerenza anche con gli sviluppi futuri.